da IVG.it di oggi
Andora. “Lei non sa chi sono io. E’ meglio che si cerchi un avvocato per quello che le farò passare”. E’ questo il tenore delle minacce che una turista, R.R., 47 anni, avvocatessa penalista a Torino, ha indirizzato contro i carabinieri di Andora, “responsabili” di averla sanzionata per infrazioni al codice della strada.
La donna era alla guida della sua autovettura, con a bordo quattro amici, quando è passata con il rosso ad un semaforo nel centro della città, senza concedere la precedenza ad alcuni pedoni intenti ad attraversare la strada.
Una pattuglia di carabinieri ha notato la manovra ed ha proceduto a contestare le violazioni del codice della strada, dopo aver regolarmente imposto l’alt alla vettura. A quel punto l’avvocatessa se l’è presa con i militari: “Voi non sapete chi sono io, sono un avvocato penalista, tra l’altro molto brava. Siamo in cinque e la nostra parola vale più della vostra. Farò ricorso al verbale ed un esposto alla Procura della Repubblica”.
I militari, per nulla intimoriti dall’atteggiamento della donna, hanno provveduto dapprima a verbalizzare l’infrazione, poi hanno fatto scattare una denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica di Savona per minacce a pubblico ufficiale.
“Mi amareggia molto apprendere che un cittadino, sicuramente di un livello culturale elevato vista la professione, si rivolga così ad una pattuglia di carabinieri che ha fatto il proprio dovere - ha commentato il comandante della Compagnia di Alassio, capitano Geremia Lugibello - Se vi fossero elementi per ritenersi ingiustamente sanzionati, basta esperire i rimedi previsti dalla legge e dei quali l’avvocato in questione è sicuramente a conoscenza. Una dato è certo: i carabinieri non si faranno intimorire da nessuno perché improntano quotidianamente il proprio operato al rispetto della legge e della dignità di tutti”.
E poi ci sorprendiamo del perchè la giustizia va così bene in Italia?
I primi MARCI sono proprio coloro che dovrebbero giudicare...
Andora. “Lei non sa chi sono io. E’ meglio che si cerchi un avvocato per quello che le farò passare”. E’ questo il tenore delle minacce che una turista, R.R., 47 anni, avvocatessa penalista a Torino, ha indirizzato contro i carabinieri di Andora, “responsabili” di averla sanzionata per infrazioni al codice della strada.
La donna era alla guida della sua autovettura, con a bordo quattro amici, quando è passata con il rosso ad un semaforo nel centro della città, senza concedere la precedenza ad alcuni pedoni intenti ad attraversare la strada.
Una pattuglia di carabinieri ha notato la manovra ed ha proceduto a contestare le violazioni del codice della strada, dopo aver regolarmente imposto l’alt alla vettura. A quel punto l’avvocatessa se l’è presa con i militari: “Voi non sapete chi sono io, sono un avvocato penalista, tra l’altro molto brava. Siamo in cinque e la nostra parola vale più della vostra. Farò ricorso al verbale ed un esposto alla Procura della Repubblica”.
I militari, per nulla intimoriti dall’atteggiamento della donna, hanno provveduto dapprima a verbalizzare l’infrazione, poi hanno fatto scattare una denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica di Savona per minacce a pubblico ufficiale.
“Mi amareggia molto apprendere che un cittadino, sicuramente di un livello culturale elevato vista la professione, si rivolga così ad una pattuglia di carabinieri che ha fatto il proprio dovere - ha commentato il comandante della Compagnia di Alassio, capitano Geremia Lugibello - Se vi fossero elementi per ritenersi ingiustamente sanzionati, basta esperire i rimedi previsti dalla legge e dei quali l’avvocato in questione è sicuramente a conoscenza. Una dato è certo: i carabinieri non si faranno intimorire da nessuno perché improntano quotidianamente il proprio operato al rispetto della legge e della dignità di tutti”.
E poi ci sorprendiamo del perchè la giustizia va così bene in Italia?
I primi MARCI sono proprio coloro che dovrebbero giudicare...