da IVG.it
Una location nuova per prodotti che da sempre costituiscono il fiore all’occhiello della produzione enogastronomica del Ponente Ligure e non solo. E’ quella che vede località Molino Nuovo, ad Andora, ospitare, nelle sue nuovissime vie e piazze, gli stands della 14esima edizione della Fiera del Vino.
“Finalmente possiamo dire di aver ricreato in questi spazi messi a nuovo la vecchia fiera di San Luca che si svolgeva qui nell”800 ed era fatta di scambi di animali e prodotti alimentari – dice orgoglioso il sindaco di Andora, Franco Floris -. Qui si possono trovare prodotti tipici e le migliori etichettte liguri e non solo. In un momento di bassa stagione come questo, inoltre, si tratta di una grande attrattiva per visitatori e appassionati”.
“In un momento in cui si sente sempre più spesso parlare dell’importanza di diversificare l’offerta turistica anche in inverno, la Fiera del Vino di Andora può costituire un esempio concreto – dichiara l’’Assessore Regionale all’Agricoltura Giovanni Barbagallo -. Nel settore vinicolo abbiamo molto da dire. Secondo i dati presentati di recente dal Gambero Rosso, la presenza dei tre bicchieri delle aziende liguri è triplicata negli ultimi anni, e questo la dice lunga sull’impegno che ci stanno mettendo i nostri produttori in un settore ormai strategico”.
“Per fare un bilancio relativo a settori dell’olio e del vino posso dire che, nel primo caso, è stata un’annata non troppo produttiva, mentre per ciò che concerne il vino vi sono ottimi segnali – continua Barbagallo -. La Liguria è una piccola regione che, come tale, non produce in grandi quantità, ma offre qualità. Ora ci stiamo impegnando per far riconoscere la dop anche all’oliva taggiasca così come è accaduto per l’olio che con essa si produce. Vi sono però rallentamenti a livello burocratico e di interpretazione di leggi e regolamenti. Il consorzio dell’oliva taggiasca si sta comunque impegnando in questo senso”.
Una location nuova per prodotti che da sempre costituiscono il fiore all’occhiello della produzione enogastronomica del Ponente Ligure e non solo. E’ quella che vede località Molino Nuovo, ad Andora, ospitare, nelle sue nuovissime vie e piazze, gli stands della 14esima edizione della Fiera del Vino.
“Finalmente possiamo dire di aver ricreato in questi spazi messi a nuovo la vecchia fiera di San Luca che si svolgeva qui nell”800 ed era fatta di scambi di animali e prodotti alimentari – dice orgoglioso il sindaco di Andora, Franco Floris -. Qui si possono trovare prodotti tipici e le migliori etichettte liguri e non solo. In un momento di bassa stagione come questo, inoltre, si tratta di una grande attrattiva per visitatori e appassionati”.
“In un momento in cui si sente sempre più spesso parlare dell’importanza di diversificare l’offerta turistica anche in inverno, la Fiera del Vino di Andora può costituire un esempio concreto – dichiara l’’Assessore Regionale all’Agricoltura Giovanni Barbagallo -. Nel settore vinicolo abbiamo molto da dire. Secondo i dati presentati di recente dal Gambero Rosso, la presenza dei tre bicchieri delle aziende liguri è triplicata negli ultimi anni, e questo la dice lunga sull’impegno che ci stanno mettendo i nostri produttori in un settore ormai strategico”.
“Per fare un bilancio relativo a settori dell’olio e del vino posso dire che, nel primo caso, è stata un’annata non troppo produttiva, mentre per ciò che concerne il vino vi sono ottimi segnali – continua Barbagallo -. La Liguria è una piccola regione che, come tale, non produce in grandi quantità, ma offre qualità. Ora ci stiamo impegnando per far riconoscere la dop anche all’oliva taggiasca così come è accaduto per l’olio che con essa si produce. Vi sono però rallentamenti a livello burocratico e di interpretazione di leggi e regolamenti. Il consorzio dell’oliva taggiasca si sta comunque impegnando in questo senso”.